IRPEF, Tasse, Sconti progressivi e sconti regressivi

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Normalmente in fase di definizione di un’offerta a un cliente si procede con un meccanismo di scontistica.
Il meccanismo tipico e’ detto sconti a volume: le prime 10 unita’ costano 100€ ciascuna, dalla 11 in poi si applica uno sconto del 10% (il costo di ogni singola unita’ e’ 90€).

questo meccanismo e’ detto anche “sconto progressivo“, nel senso che gli sconti si applicano solo sulle quantita’ che superano una certa soglia. E ci possono essere piu’ soglie e piu’ livelli di sconto.
Anche le tasse funzionano in questo modo: si applica una aliquota di tassa (l’equivalente di una % di sconto) fino a un certo valore soglia e un valore differente da tale valore in su.
Prendiamo l’IRPEF 2016:
0-15.000 –> 23%
15.001 – 28.000 –> 27%
28.001 – 55.000 –> 38%
55.001 – 75.000 –> 41%
75.001 – oltre –> 43%

la procedura di calcolo per chi guadagna ad esempio 60.000€ e’ semplice: si paga 23% per i primi 15.000, 27% per i successivi 13.000, il 38% per i successivi 27.000 e infine 41% per i successivi 5.000.

In questo caso, se fate i conti, scoprirete che il nostro avra’ pagato tasse per 19.270€ pari al 32% del reddito.

Cosa ricorda il contribuente: “pago il 41% di tasse!!”

in realta’ si puo’ ottenere lo stesso risultato in termini di tasse applicando aliquote regressive.
Un’aliquota regressiva funziona in questo modo: per ogni scaglione di reddito si applica una unica percentuale a tutto il valore e non solo alla parte eccedente il precedente scaglione. Come detto, da un punto di vista matematico e’ un calcolo semplice ed e’ possibile tradurre le aliquote IRPEF in aliquote regressive in questo modo:
0-15.000 –> 23%
15.001 – 28.000 –> 24.9%
28.001 – 55.000 –> 31.3%
55.001 – 75.000 –> 33.9%
75.001 – 100.000 –> 36.17%
100.000 – 110.000 –> 36.79%
….

con la piccola differenza che le % indicate si applicano a tutto il montante.
da un punto di vista matematico i due calcoli non sono esattamente identici ma se gli intervalli sono molto piccoli allora non c’è piraticamente differenza e le % che appaiono nelle tabelle sono completamente differenti dando l’idea che “si paghi al massimo il 36% di tasse invece del 41%”

Questa è ad esempio la strategia del governo Svizzero che ha tabelle di % di tasse da pagare regressive e dettagliate con scaglioni di 1000.- CHF. Questo permette di far vedere % basse anche se la % sull’aumento di stipendio è in realtà molto alta. Un aumento di salario comporta che su quanto si guadagnava prima ora si pagano più tasse.

Interessante vero?

Lo stesso ragionamento puo’ essere fatto sugli sconti regressivi. Dipende ovviamente da cosa e come si vuole negoziare con la controparte ma potrebbe essere interessante utilizzare un meccanismo di sconti regressivi che consente di rappresentare le % di sconto come si desidera e, non per questo penalizzare il fatturato netto.

qui potete trovare un foglio excel che permette di calcolare gli sconti progressivi e regressivi con qualsivoglia profilo di sconto e simulare i ricavi corrispondenti e come cigliegina sulla torta potete trovare anche il calcolo dell’IRPEF qui raccontato.

sconto progressivo regressivo

 

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Andrea Terzaghi

Geneva (CH)
Ingegnere, pellegrino del mondo e della conoscenza, curioso di tutto

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